mondocdphome
 
MANUALE DI PRONTO SOCCORSO


1





KIT DI PRONTOSOCCORSO:

1. Pomata antibiotica per curare le ferite infette

2. Antinfiammatorio e antibiotico

3. Bottiglietta di acqua ossigenata

4. Betadine sia per pulire le ferite ma anche in caso perdita di pelo

5. Rotoli di cerotto adesivo da 2,5 cm e da 5 cm

6. Rotoli di garze: da 5cm. e da 10cm

7. Protezioni sterili traspiranti per ferite da 2,5/5cm

8. Bambagia

9. Coton fioc

10. Bottiglietta di acqua sterile per pulire gli occhi

11. Siringhe da 2,5 e 5 ml

12. Pinzette per rimuovere corpi estranei e sporcizia dalle ferite

13. Una confezione benebac flora batterica intestinale o in alternativa enterogermina

14.Una bustina di critica care (meglio se si trovasse quella al gusto mela/banana (quella originale all'anice non piace ao cdp)

15. Confezione di stick per ricercare tracce di sangue nelle urine (si trovano in farmacia corredate da istruzioni,MAI affidarsi solo a quelle,per accertarsi di tracce di sangue nelle urine consultare il veterinario quanto prima)

 

MANUALE DI PRONTOSOCCORSO

Tieni il numero di telefono del tuo veterinario sempre sotto mano

1. Non perdere la calma! 2. Valutate la gravità e la natura del problema 3. Non eseguire manipolazioni brusche 4. Cercate sempre di muoverlo il meno possibile 5. Interpella sempre il tuo veterinario prima di somministrare farmaci 6. Tenere l'animale in ambiente tranquillo 7. Se trema perchè ha freddo riscaldalo con la borsa dell'acqua calda 8. Non offritegli acqua o cibo 9. Controllate i segni vitali: respirazione e battito cardiaco 10. Se sospettate un avvelenamento mostrate cosa l'animale ha ingerito o inalato

COME CURARE:

1. Le feci per l'effettuazione di un esame paratossitologico devono essere conservate all'interno degli appositi contenitori ben sigillati e posti in frigorifero. Il campione dovrebbe essere consegnato entro le 24 ore.

2. I preparati ad uso topico (per orecchio, naso e pelle) possono essere dati agli animali in gocce, creme, pomate, polveri ed unguenti. Affidatevi al Veterinario per un opportuna scelta in funzione della patologia in atto e per una somministrazione secondo dosi e tempo corretti a risolvere la patologia. È indispensabile eliminare croste o materiali essudativi e tagliare il pelo nella parte interessata per consentire al farmaco di giungere a contatto con la cute, esplicando al meglio la sua funzione.

3. Lo sciroppo ed i liquidi in genere vanno somministrati con una siringa (senza ago!!) con estrema cautela. La testa va mantenuta lievemente sollevata in modo da favorire la deglutizione. Se l'animale comincia a divincolarsi o a tossire, interrompete la somministrazione e lasciate che si riprenda.

4. Il metodo migliore è quello di nascondere il prodotto all'interno di un boccone di cibo molto saporito che mascheri il sapore: banana, mela, carota. Se scopre il trucco si deve ricorrere allo yogurt : sbriciolare la pillola e immischiarla con un cucchiaino di yogurt magro.La pillola polverizzata è utile, anche, se dovete dividerla in parti uguali. A volte sono così piccole che con il coltello non vi si riesce.

5. La zona migliore dove effettuare le iniezioni sottocutanee è il costato, basta sollevare con le dita un"pizzicotto" di cute e infilarvi l'ago parallelamente al terreno ed iniettare il farmaco. Terminare con un massaggio. Prima di utilizzare la siringa bisogna rivolgerla verso l'alto e far uscire alcune gocce di prodotto per assicurarsi che l'ago sia previo, cioè libero.

6. L'esecuzione dell'iniezione intramuscolare non è così semplice. Si deve praticare questo tipo di intervento nella parte posteriore della coscia, a metà altezza fra il bacino ed il ginocchio ove vi sono delle grandi masse muscolari. Si prepara la siringa con il farmaco. Tenere il cane della prateria preferibilmente in posizione sdraiata, si infila lentamente l'ago nella massa muscolare e si aspira leggermente con lo stantuffo per assicurarsi di non essere penetrati accidentalmente in un vaso sanguigno, segnalato dalla presenza di sangue all'interno della siringa. Infine si inietta il prodotto, si estrae l'ago e con il cotone si pratica un leggero massaggio sulla parte.

 

COSA FARE IN CASO DI: (precisiamo che le informazioni qui suggerite devono avere riscontro positivo di un veterinario, anche telefonicamente)

1. Diarrea:

non mantenere l'animale a digiuno per 12 o 24 ore , ma tenerlo sotto controllo, inducendolo però a bere . Spesso la diarrea è indotta da parassiti intestinali, alcune volte persino riconoscibili nelle feci espulse, consultare sempre il veterinario prima di somministrare medicinali e nelle prime ore dalla somministrazione tenere l'animale lontano dagli ambienti domestici per evitarne l'inquinamento dai vermi espulsi in alcuni casi ancora vitali.  

2. Perdita di pelo

pelo

La figura mostra l’inizio della perdita del pelo sul fianco sinistro, in un cdp di 6 anni, dovuto probabilmente a stress. Spesso rappresenta il sintomo di una dieta non adeguata, mancanza di spazio, scarsa igiene o stress. E' sempre necessario l'intervento e il consiglio del veterinario, passare sopra la mancanza del pelo , con un cotonfioc, una soluzione di 50% di acqua e 50% di betadine, per 15 gg per 3 volte ad di. Ciò disinfetterà la parte e debellerà i microbi. Ma prima di fare ciò mettere in cultura il pelo del cdp per vedere se è un fungo, in caso positivo non toccate la parte e separatelo dagli altri animali.

3. Zoppia

Potrebbe essere una spina o una ferita in questo caso disinfettare ed estrarre il corpo estraneo. Se si tratta di una slogatura è meglio non somministrare antidolorifici perché indurrebbero l'animale a utilizzare l'arto in modo normale non sentendo più il dolore che previene movimenti e posizioni pericolose, peggiorando la situazione.

4. Ferite

capezzolo

Caso di una femmina di cane della prateria di 6 anni, morsa dal maschio durante l’accoppiamento.Alla femmina è stato estirpato un capezzolo con il morso. Dopo una cura antibiotica oggi presenta una cicatrice. Le ferite provocano emorragie piuttosto abbondanti, la prima cosa da fare è quindi contenere le perdite di sangue possibilmente con un tampone sterile .I come cubetti di ghiaccio sono utili per rallentare un emorragia importante ma solo se l'animale li sopporta altrimenti evitate di infastidirlo. Lavare e sterilizzare la ferita con normali disinfettanti o almeno con acqua e sapone Se il cdp tende a leccarsi la ferita lasciatelo agire perché la sua saliva contiene agenti antisettici. Fasciate la ferita se possibile o utilizzate un "cerotto spray" negli altri casi.

5. Occhi

Se i vostri cdp vivono a contatto con del terreno è ovvio che saranno il più delle volte sporchi di terra. Se invece è presente un corpo estraneo (a volte un insetto) deve essere tolto al più presto effettuando un lavaggio oculare con acqua potabile o acqua minerale, preferibilmente gassata perché la micro effervescenza genera piccoli vortici in grado di aiutare l'espulsione del corpo estraneo,spruzzandola, lateralmente per facilitare l'espulsione del corpo estraneo dall'angolo dell'occhio, con una siringa sterile priva di ago nell'occhio tenuto aperto.

6. Rottura denti

Capiterà spessissimo ma voi cercherete di capire dove può essersi spezzato i denti ed evitare che li rivada li. Se gli incisivi sono spezzati fin dalla radice, il cdp avrà, per i primi giorni difficoltà nel cibarsi dato il dolore. Così potrete acquistare degli omogeneizzati alle verdure per far si che il cdp non si sforzi a rosicchiare con la gengiva dolorate. Nel giro di pochi giorni i denti ricompariranno.

7. Punture di insetti

Una puntura di insetto come ape, vespa, calabrone, tafano, ragno, ecc. può essere trattata con del ghiaccio o compresse di acqua fredda. La terapia per via generale è basata sulla somministrazione, da parte del medico, di cortisone per mezzo di un'iniezione, potete inoltre applicare sulla zona interessata una pomata al cortisone o antinfiammatoria. Se disponete di un cortisonico a rapida azione e siete esperti di iniezioni iniettatelo sottocute o intramuscolo. sempre sotto consiglio di un veterinario potete applicare una soluzione di ammoniaca e acqua in rapporto di almeno 1:4. La soluzione a base di ammoniaca esiste gia in commercio . sono delle matite con la punta piccola, così da facilitare l applicazione. Superfluo dire che prima di applicarla è giusto estrarre il pungiglione con una pinzetta. Potete inoltre aspirare il veleno con una siringa priva di ago appoggiando il beccuccio in plastica al centro della puntura e aspirando. Verificare che l'animale non mostri affanno o difficoltà respiratorie che potrebbero essere sintomo di una reazione allergica: in tal caso o se la puntura è avvenuta in una zona altamente vascolarizzata come il muso o il collo contattare subito il veterinario. Utilizzare un repellente per ambienti domestici specifico per gli aracnidi spargendolo soprattutto vicino agli angoli e alle fessure dei muri. Valutate se sia il caso di utilizzare un insetticida ad alto potere: sono bombolette monouso che si attivano in una stanza dopo aver chiuso le finestre e uscendo dalla stessa chiudendo la porta, dopo averlo lasciato agire per almeno 8 ore areare la stanza scrupolosamente evitandone l'uso per qualche ora.

8. Morsi

Le vipere rappresentano un grave pericolo: l'animale, se non muore sull'istante, incomincia a gemere e a tremare disperatamente. La gravità del morso dipende dalla sede colpita, in cui la circolazione sanguigna può essere più o meno abbondante, dalla quantità del veleno inoculato, dalla specie a cui appartiene la vipera, dalla stagione, dall'ipersensibilità individuale al veleno. La zona colpita appare tumefatta, calda, dolente e sono visibili due forellini lasciati dai denti del rettile, circondati da piccole emorragie. Una volta individuata la sede del morso occorre agire tempestivamente per impedire che il veleno si diffonda nell'organismo applicando un laccio di 5 centimetri sopra la ferita senza stringerlo molto per non fermare la circolazione arteriosa e allentando ogni 5 minuti circa. A questo punto si deve procedere ad allontanare la maggior quantità possibile di veleno praticando, con molta cautela in modo da non ledere i grossi vasi sanguigni, un taglio a croce profondo 2-3 mm sulla ferita e schiacciando la parte con le dita in modo da far sanguinare la ferita. In seguito la lesione va lavata e disinfettata con abbondante acqua ossigenata. A questo punto , se lo si ha a disposizione, occorre iniettare il siero antiofidico metà attorno alla ferita e, dopo 10 minuti se non si sono verificate reazioni allergiche, l'altra metà per via intramuscolare. Ora si può levare il laccio e praticare un'iniezione di cortico-steroidi per via intramuscolare per combattere lo stato di shock. Il cdp va comunque trasportato dal veterinario al più presto.

9. Ustioni

Le ustioni vanno trattate con abbondante acqua fredda, ma non ghiacciata, e mantenute il più possibile umide. L'acqua fredda tra l'altro lenisce il dolore. Le piccole ustioni che rimangono esposte devono essere controllate giornalmente sino alla completa rigenerazione della pelle per evitare che vengano in contatto a lungo con agenti patogeni. Anche per le ustioni vale quanto già ricordato per le ferite in generale: la saliva possiede proprietà antisettiche e se l'animale desidera leccare la ferita sarà opportuno lasciarlo fare.

10. Naso

I cani della prateria possono facilmente inalare polveri infilandosi dietro i mobili, inalare vapori o agenti irritanti, o il fieno polverizzato nella loro tana. Normalmente è sufficiente portare l'animale all'aperto per purificare con aria pulita e ricca di ossigeno le vie aeree. Se lo starnuto persiste o è accompagnato da secrezioni respiratorie dalla bocca e/o dal naso potrebbe invece essere il primo sintomo di una malattia dell'apparato respiratorio; anche un semplice raffreddore se non curato, in questi piccoli animali, può portare alla morte.

11. Folgorazione elettrica

Dopo la caduta dai balconi è la seconda causa di morte più probabile in un cdp. La curiosità e la tendenza a rosicchiare tutto ciò che trovano, fanno si che i cani della prateria, corrano spesso il rischio di venire a contatto con fili elettrici e prese di corrente che purtroppo non sempre sono adeguatamente protetti. Nella maggior parte dei casi i nostri piccoli amici non ce la faranno a sopravvivere. Se il cdp non dà alcun segno di vita occorre praticare il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale in attesa dell'intervento del veterinario, ma ci sono casi in cui l'animale può presentare contrazioni muscolari, convulsioni, fibrillazione cardiaca, edema polmonare e stato di incoscienza. Vi consigliamo per altro di mettere delle canalette dove passano i fili e controllarli sempre.

canaletta

12. Ingestione di sostanze tossiche o corpi estranei

Se si sospetta l'ingestione di una sostanza tossica sarà bene informare il veterinario dettagliatamente e nel più breve tempo possibile. Indurre l'animale a bere molto e non somministrare cibi. Cercare di individuare la sostanza ingerita e informare il veterinario dei dettagli.Un corpo estraneo in bocca o in gola può essere espulso con colpi al torace mentre viene tenuto rovesciato per le zampe posteriori.

13. Fratture

mignolo

 

La figura mostra la frattura del mignolo dopo che Giorgina si era incastrata la zampa tra le sbarre della gabbia. I nostri amici non hanno la percezione della altezza e così , se non stiamo attenti, potranno cadere e fratturarsi qualche arto. Possono essere composte o scomposte: il primo tipo è una lesione che però ha lasciato le ossa pur rotte nella loro posizione naturale e sono più semplici da curare ma non meno gravi. Se siamo in presenza di una lacerazione della pelle disinfettare con estrema delicatezza, magari versando un disinfettante liquido e che non bruci, senza toccare la parte. Se il trauma ha fratturato l'osso senza lacerare la pelle evitate assolutamente di toccare la parte. Tenere il cdp all’interno di un piccolo spazio in maniera tale che si possa muove il meno possibile: all’interno di un trasportino, per esempio, con all’interno dei giornali. Durante il trasporto evitate sobbalzi e urti per gli stessi motivi.


Ricevuto Valeria

Copyright © 2007-2008 MondoCdP. All rights reserved.  Privacy Policy Bucchieri Marco