LINGUAGGIO






ling



A poco a poco capirete, anzi vi capirete, con un solo sguardo. Il linguaggio del cane della prateria ha ben 11 versi tra suoni e versi

A bocca aperta: Ciao!

ciao

 

In piedi YIIIIKKKK andando all’indietro  :           Sono qui! è il suo richiamo

qui

Ikikikikik :                                               Attenzione c’è qualcosa di pericoloso.


Trtrrrrtrrrrrtrrrrr con i denti:                   Limo i dentini e sono in allerta.

Coda a ventaglio:                          Attenzione sono molto nervoso potrei morderti.

ventaglio

Sbattimento coda:                                   Sto esplorando

Coda dritta verso l’alto :                        Si sente minacciato

 

Dopo uno studio condotto dal professore  Slobodchikoff si è potuto comprendere quanto complesso sia il linguaggio dei cdp.
I cani della prateria  hanno la capacità di usare parole specifiche, di modificarle  e perfino di coniarne di nuove parole. La loro estensione vocale , per esempio,  si distingue  chiaramente se vi è la presenza di cani o di coyote e possono includere i suoni per diversi concetti come la forma e il colore.
La cosa più misteriosa  è che le colonie separate immediatamente creano nuove estensioni vocali  identiche per descrivere concetti completamente nuovi, come , per esempio, il vedere per la prima volta  “un ovale nero”: stesso suono stesso verso stessa estensione in colonie separate per avvertire la presenza dell’ovale nero.
Articoli  e studi recenti affermano le nuove teorie sulla abilità linguistica del cdp ; infatti mostrano un livello complesso e fin troppo ragionato della lingua per queste piccole creature che sono considerate di intelligenza inferiore.
Inizialmente, la breve estensione vocale per il IKIKIKIKIK  , suono  di avvertimento  mentre vedono un potenziale predatore può sembrare molto simile,verso tutti i predatori, quindi un suono generale che accomuna tutti i predatori: non è così.
L’estensione vocale era diversa  quando un cane  si avvicinava  alla colonia rispetto a  quando un coyote si è avvicinava.
Suoni diversi per segnalare predatori differenti.

suonogramma

Figura 1. Suonogramma  del cane della prateria fatto  per “il cane„ diviso in 45 segmenti di volta.

I due punti per ogni segmento indicano le due frequenze più dominanti.

Le due frequenze dominanti sono tracciate dalla riga e le estensioni vocali corte di circa una decimo secondo di durata sono divise in 45 segmenti di volta ( 45 quadratini). La frequenza corrisponde alla velocità del suono.

Questa serie di 45 simboli  è abbinata al tipo di cane presente, dimensione, colore, quanto si sta avvicinando , se sembra minacciali.Anche fra cdp di colonie diverse sono presenti gli stessi suoni.

graf2

Figura 2 mostra il sonogram di una richiesta d'avvertimento per un coyote. Nota quanto è differente la frequenza rispetto al sonogram del cane.

Inoltre notare la struttura complessa alternarsi su e giù, con il “verso„ che prende soltanto circa un decimo di secondo.

 

Questi due esempi dovrebbero essere abbastanza significativi per farvi comprendere  che effettivamente ci sono differenze significative fra i richiami di avvertimento  per i cani ed i per i coyote.
Slobodchikoff ed i suoi altri ricercatori hanno usato questa metodologia per provare a capire quante  parole conosce ed usa il cdp. Dopo avere riconosciuto i differenti versi per i predatori quali i cane,puzzola, coyote,tassi, sono state trovati altri versi per i non-predatori quali i cervi, alci, l'antilope e le mucche.
Il vocabolario del cdp include chiaramente una varietà di nomi per i vari tipi di animali.
Un'altra caratteristica stupefacente è che i cdp hanno parole differenti per le caratteristiche quali colore, il formato e la velocità di marcia.
Esempio: versi diversi per un uomo con un cappotto giallo e per un uomo con un cappotto giallo con una pistola. Quando l'uomo con il cappotto giallo e la pistola è riapparso il giorno seguente senza la pistola è stato fatto lo stesso suono del giorno prima. Questo tipo di memoria è stata mantenuta per circa due mesi.

Altri esperimenti sono stati fatti per l’inserimento o coniatura di una nuova parola.
La cosa sorprendente della ricerca è stata che alla visione di un “ovale nero” tutti i cdp di diverse colonie hanno coniato la stessa “parola” o verso.
Pensate che Questa capacità di coniare le nuove parole identiche fra i gruppi separati non si presenta nelle lingue umane. Ma il cane della prateria memorizza “l'ovale nero„  e da un verso, lo stesso verso lo farà un cdp isolato o di colonie distanti.

buco

Secondo  Slobodchikoff i cani della prateria possiedono nel dna un certo vocabolario e la capacità di descrivere le cose allo stesso modo. Se è corretto, potete immaginare la complessità di programmazione dei versi nel DNA di questi roditori?
Se noi ragioniamo su un colore , ragioniamo su una forma e coniamo la parola “ovale nero” abbiamo riflettuto , in altre parola pensiamo.
I cani della prateria pensano? I sistemi complessi della lingua che  posseggono ci fanno ritenere di si e inoltre riescono persino a trovare delle ottime soluzioni : per esempio per la fuga.”