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COMPORTAMENTO SOCIALE





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I citelli sono rigorosamente giornalieri, escono dalle loro tane solo durante il giorno. I loro occhi sono adatti a vedere sia al buio nei tunnel sia alla luce molto forte poiche hanno una retina cono-dominante e un obiettivo pigmentato. Hanno difficoltà nel mettere a fuoco quando vi è una luce fioca come all’alba e al tramonto. La loro organizzazione è basata sui rapporti che intercorrono tra le femmie; infatti tollerano la possibilità di convivenza tra loro anche se imparentate ma sono generalmente antagoniste verso tutti gli altri citelli. I citelli non difendono insieme tutto il territorio dove vivono, ma ogni individuo difende il proprio territorio. Anche se le femmine sono tolleranti tra loro , questo tipo di rapporto non si estende durante il periodo della gestazione e allattamento . infatti,Ogni femmina fa la propria tana dove metterà alla luce i piccoli che difenderà dalle femmine delle stessa comunità . Solo quando i cuccioli emergeranno dai tunnel le femmine adulte si ricongiungeranno tra loro. Il maschio non forma associazioni sociali con la femmina se non durante il periodo del calore. Infatti, Dopo la stagione dell’ accoppiamento, i maschi limitano i loro movimenti ad una più piccola zona. Questo allontanamento è dovuto all’aggressività della femmina che allatta , la quale non vuole nessun maschio attorno ai cuccioli. Il legame sociale fondamentale dei citelli è fra la madre e la prole. I maschi cuccioli si disperderanno mentre le femmine cucciole si andranno a collocare vicino il nido natale. Le citelle tollerano la possibilità di vivere con parentele femminili strettamente collegate, compreso la loro madre, le sorelle, la nonna, le zie, e le cugine. Le femmine riconoscono le loro parentele anche dopo molti mesi senza contatto e subito dopo l’ibernazione. Il rapporto principale fra il maschio adulto e la femmina adulta è principalmente durante il periodo del calore. Le femmine sono nell'estro per alcune ore in un solo giorno all'anno, e solo li tollerano l’avvicinamento del maschio. una volta che la femmina è incinta, è intollerante verso il maschio , padre dei suoi figli e tutti gli altri maschi. Non esistono quindi legami durature dato dall’accoppiamento fra i maschi e le femmine Tranne nel periodo giovanile dei maschi , le interazioni del maschio-maschio sono basate sull’antagonismo, che coinvolgono le lotte, gli inseguimenti. L’aggressività fra i maschi è più intensa durante la stagione dell’accoppiamento : in primavera. I maschi non aiuteranno la femmina a far crescere la propria prole.

Si ringrazia per la collaborazione il Prof. G.R. Michener

Traduzione Valeria Ricevuto