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BLOCCO IMPORTAZIONE



COMUNICATO DEL 10 giugno 2003

OGGETTO : STATI UNITI D’AMERICA: FOCOLAI EPIDEMICI DI MONKEYPOX

 

Per opportuna informazione si comunica che negli stati uniti d’America sono stati identificati alcuni casi umani di infezione da MONKEYPOX, anche denominato vaiolo delle scimmie.

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I casi umani identificati alla data del 9 MAGGIO 2003 sono 19, di cui 17 nello stato del WISCONSIN, 1 nelllo stato dell’ILLINOIS ed un altro in quello dell’INDIANA.

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La fonte dell’infezione è stata individuata in cdp,che a loro volta sarebbero stati contagiati da un ratto gigante del Gambia, importato dall’Africa da un rivenditore di animali di MILWAUKEE.

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I primi casi umani si sono manifestati nei primi giorni di maggio con sintomatologia di tipo influenzale (febbre con brividi, cefale, mialgie, sudorazione profusa) cui è seguita dopo alcuni giorni la comparsa sul corpo di un RASH PAPULARE con successiva evoluzione in vescicole, pustole, croste, in circa un terzo dei casi nel periodo prodromico è stata osservata anhe tosse e non produttiva. Non si sono verificati decessi.

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Tutti i pazienti hanno riferito contatti diretti con cdp, la maggior parte dei quali palesemente malati. Negli animali malati si manifesta inizialmente come BLEFAROCONGIUNTIVITE. Non sarebbe stata osservata, nei focolai statunitensi, trasmissione interumana diretta. Il MONKEYPOX è una rara zoonosi che provoca casi sporadici o limitati focolai epidermici nelle foreste pluviali dell’Africa centro-occidentale. Essa è causata da un ORTHOPOXVIRUS, apparentemente della stessa famiglia del virus del aviolo umano. Il quadro clinico nell’uomo è simile a quello di un vaiolo attenuato, ma sotto il profilo delle caratteristiche del rash che della severità della malattia. Il serbatoio dell’infezione è rappresentato da primati e piccoli roditori. In tempi recenti sono state segnalate , IN AFRICA CENTRO-OCCIDENTALE, EPIDEMIE DI MONKEYPOX CON MORTALITA’ VARIABILE DALL’1% AL 10%; in tali occasioni è stata descritta la possibilità di trasmissione interumana, oltre che a seguito di contatti con animali infetti. La vaccinazione antivaiolosa effettuata anche diversi anni addietro sembrerebbe ridurre il rischio di infezione da MONKEYPOX. A fini preventivi è raccomandato di evitare contatti con animali che appaiano malati e lavare accuratamente la mani con acqua e sapone dopo contatti o manipolazioni di animali , sia malati che apparentemente in buona salute. Si ricorda che nello scorso mese di agosto 2002, cani della prateria provenienti da un allevamento del TEXAS successivamente risultati affetti da tularemia erano stati esportati verso diversi paesi europei tra cui l’Italia. La sorveglianza epidemiologica messa in atto allora in collaborazione con le regioni non ha portato all’individuazione di alcun caso umano di tularemia in connessione con la partita di animali infetti. L’episodio ribadisce l’importanza di una corretta sorveglianza su animali vivi importati anche a scopo di affezione, in particolare da aree del mondo in cui possono esserci presenti allo stato endemico infezioni esotiche. Negli stati uniti molti cdp sono stati uccisi, malati e non.

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In Italia l’ importazione è stata chiusa dal 2003 così è giusto precisare che presso i negozi italiani è improbabile trovare cani della prateria ma è più facile trovare citelli, chiamati scorrettamente mini cani della prateria.

Per leggere il documento redatto dalla commissione Europea e inserito nella Gazzetta ufficiale nel Giugno del 2003 vai a questo PDF

Valeria Ricevuto